LA ROCCA
Ad apparire per prima da lontano, posta nel punto più alto del paese, è la rocca merlata che insieme
ad altre torri abbattute e ai torrini faceva parte della cinta muraria che circondava il castello.
Sulle mura si aprivano tre porte con ponti levatoi, la Porta Soprana o della Rocca, la Porta Sottona
o del Parapetto e la Porta del Poggetto. Via Torno al Fosso nel nome ricorda ancora il fossato che univa
le porte, mentre si chiama ancora via della Rocca la strada che circonda la rocca.
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LA CISTERNA
Nella piazzetta al centro del paese, detta impropriamente Piazza del Pozzo, in cui si conserva ancora
una casa con loggetta, vi è una profonda cisterna, sulla quale sono incisi i nomi dei priori che nel
1610 ristrutturarono l’opera, certamente più antica. Girando una ruota si mette in moto un sistema a
bicchierini che porta in superficie un’acqua freschissima. Utilizzata fino a non molti anni fa dalla
popolazione quando non tutti avevano l’acqua corrente e nei periodi di siccità, potrebbe essere di
nuovo messa in funzione per acqua potabile, una volta pulita e rimesse a punto le catene dei bicchierini.
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PIEVE di SAN PAOLO CONVERSO
Costruita alla metà del settecento, ma attestata nel 1275 e indicata come chiesa battesimale nel 1302,
ha subito nel tempo molti rimaneggiamenti anche a causa dei terremoti. Il più forte quello del 1777.
Il portale d’ingresso in travertino del XIV secolo, quasi certamente di maestranze senesi, si trovava
nell’antica Chiesa di Santa Elisabetta o della Visitazione, di cui è visibile il rudere ai piedi del paese.
Dalla stessa chiesa proviene il dossale d’altare in travertino del 1528 che si trova dietro l’altar maggiore.
Nel secondo altare della navata destra è venerato un crocifisso miracoloso in legno intagliato e dipinto
del XVI secolo, proveniente dalla Chiesa del Corpus Domini distrutta nel 1697 da una frana.
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LA FATTORIA
Costruita fra il XIV e il XV secolo la Fattoria addossata alle antiche mura, è l’edificio più importante del paese.
La struttura possente ed equilibrata si ammira soprattutto dalla parte del giardino. Recentemente è stata restaurata
sotto l’occhio vigile della Soprintendenza dopo anni di abbandono e incuria. Negli ultimi tempi era l’edificio di
servizio dei possedimenti dei conti senesi Bocchi Bianchi che in paese hanno anche un palazzo con parco.
Un grande portone nella piazzetta della macina immette in una corte con un pozzo da cui si accedeva ai vari
locali per il lavoro dei prodotti della terra, granai, cellai, cantine. Vi è anche una mola che serviva a macinare le olive.
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